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19-02-2013

Nigeria

Nigeria: Setraco, Nessun contatto da rapitori di Trevisan

   AGI - Abuja - Non c'e' "stato ancora nessun contatto da parte dei rapitori" di Silvano Trevisan, l'ingegnere italiano sequestrato insieme ad altri sei stranieri nel nord-est della Nigeria nella notte tra sabato e domenica. Lo ha riferito all'Agi John Ogbamga, portavoce della Setraco, la societa' di ingegneria e costruzioni libanese per cui lavoravano i dipendenti presi in ostaggio. "Siamo molto preoccupati", ha aggiunto il portavoce, "per quello che appare un sequestro con connotati ideologici".

La Nigeria e' tra le nazioni al mondo piu' esposte a questo tipo di reato con circa mille rapimenti annui, diffusi soprattutto nel sud del Paese. Di norma si risolvono in pochi giorni dopo il pagamento del riscatto tanto da finire nelle cronache di breve dei giornali locali. Diverso e' il caso dei rapimenti nel settentrione, come quello che ha riguardato Trevisan, il cui sequestro e' stato rivendicato dal gruppo islamista Ansaru, ritenuto dai piu' autorevoli esperti di terrorismo nigeriano e da diversi servizi di intelligence occidentali, "un specie di brand di Boko Haram focalizzato su obiettivi occidentali". Trevisan, ha spiegato all'Agi un funzionario della Setraco responsabile per il personale 'espatriato', "lavora con noi da circa quattro anni, non ha familiari qui in Nigeria e per la Setraco ha girato piu' cantieri sparsi in diverse zone del paese".

Il 69enne originario della provincia di Venezia, prosegue il dirigente della Setraco, "e' una persona sempre di buon umore, allegra e in ottime condizioni fisiche", dunque "era perfettamente in grado di lavorare nelle zone piu' complesse della Nigeria". Ogbamga conferma inoltre l'evacuazione del personale Setraco dal cantiere di Jama'are, la localita' dello stato federale di Bauchi dove e' avvenuto il sequestro: "evidentemente non ci sono le condizioni di sicurezza e non riprenderemo i lavori fino a quando non avremo precise rassicurazioni in questo senso". La Setraco e' impegnata nel nord-est della Nigeria nella costruzione di un'autostrada. Gli altri sei dipendenti sequestrati, precisa il responsabile del personale della Setraco, "sono un britannico, un greco, due libanesi e due siriani" (e non quattro libanesi come si era pensato in un primo momento).


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