News

14-06-2011

Sahara

Deserto del Sahara: il business dei rapimenti

Giornal - L‘ampia zona del Sahara che comprende la Mauritania, il Niger, il Mali e l’Algeria, negli ultimi tre anni, è stata teatro di una serie di sequestri di cittadini occidentali da parte di Al Qaeda per il Maghreb islamico, il gruppo è guidato da Abu Mussab Abdel Wadud, responsabile di cruenti attentati verificatisi in Algeria. Dal 2009 l’organizzazione ha modificato le sue strategie, diminuendo gli attacchi terroristici per aumentare il “business” dei rapimenti.

Come avviene spesso, i rapimenti sono perpetrati da contrabbandieri che in un secondo tempo vendono le persone sequestrate all’organizzazione terroristica. Si calcola che tutto questo abbia portato nelle casse di Al Qaeda circa 50 milioni di dollari, accumulati con i riscatti pagati dai governi occidentali per il rilascio dei loro cittadini.

Lo scorso 2 febbraio è stata rapita una turista italiana, Maria Sandra Mariani fiorentina di 53 anni, che si trovava per turismo nel profondo sud dell’Algeria, nel Sahara, circa 200 km a sud dell’oasi di Djanet. La donna è stata prelevata da una quindicina di uomini, mentre si trovava accampata per la notte in compagnia di due o tre guide tuareg facenti parte di un’agenzia locale.

Secondo esperti della zona si presume che la donna sia stata portata fuori dal territorio algerino e trasferita prima in Niger e poi in Mali. Dopo tre mesi e mezzo dal sequestro si è appreso dal ministro del turismo Algerino che “è viva e sta bene”, la sua sorte dovrebbe essere decisa in un vertice dove saranno presenti i ministri degli Esteri di Mali, Niger, Mauritania e Algeria.

L’aumento dell’instabilità in queste regioni sahariane impone una particolare cautela a tutti coloro che intendono intraprendere viaggi in queste zone.

Se siete intenzionati, dovrete appoggiarvi tassativamente ad un’agenzia di viaggio locale, riconosciuta dal rispettivo governo, evitando ugualmente di andare ad interessare le zone di confine con Mali, Niger e Mauritania.

Soprattutto per chi è già stato in questi posti, rimane forte la voglia di ritornare a godere di quelle sensazioni che solo il deserto ti può dare, ma in questo periodo, più di prima, bisogna essere consapevoli dei rischi che si possono correre e valutare bene se ne vale realmente la pena… considerando la realtà dei fatti.