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10-05-2011

Libia

Violenti raid aerei su Tripoli, colpita la base di Gheddafi

TMNews - Violenti bombardamenti aerei hanno scosso la scorsa notte Tripoli e missili Nato hanno colpito la base del leader libico Muammar Gheddafi. Diversi aerei hanno lanciato otto raid in circa tre ore, in un attacco insolitamente violento contro la capitale libica. Secondo funzionari libici, almeno quattro bambini sarebbero rimasti feriti, di cui due in modo grave. Intanto, da New York il responsabile delle operazioni umanitarie Onu, Valerie Amos, ha precisato che sono circa 750.000 i libici fuggiti dal Paese dall'inizio del conflitto.

Quattro esplosioni hanno scosso Tripoli dopo le 2 locali, seguite poco dopo da altre due deflagrazioni. Secondo testimoni, tra gli obiettivi colpiti ci sarebbero il compound di Gheddafi, un'agenzia di intelligence e un edificio già bombardato il 30 aprile scorso, sede dell'alta commissione per l'infanzia, stando a quanto riferito da una fonte ufficiale libica. Nella tarda serata di ieri, invece, altri testimoni avevano riferito di due esplosioni contro la televisione di stato e l'agenzia ufficiale Jana. Durante la notte a Tripoli hanno poi risuonato sirene e sporadici colpi di fucili d'assalto e armi pesanti, mentre gli aerei continuavano a sorvolare la città.

I violenti bombardamenti sono stati lanciati all'indomani della dichiarazione del Segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, secondo cui per Gheddafi "la partita è finita". Il leader libico "dovrebbe comprendere rapidamente e non troppo tardi che non c'è futuro per lui o per il suo regime", ha detto il numero uno dell'Alleanza Atlantica, che da fine marzo guida le operazioni militari della coalizione internazionale. Il 1 maggio scorso, il figlio di Gheddafi, Saif al Arab, e tre suoi nipoti sono rimasti uccisi in un attacco della Nato a Tripoli.


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