News

news list >>

08-03-2011

LIBIA: CONFERENZA ISLAMICA CHIEDE NO-FLY ZONE ALL'ONU

AGI - Il segretario generale dell'Organizzazione della Conferenza Islamica, Ekmeleddin Ihsanoglu, ha chiesto alle Nazioni Unite di imporre una 'no-fly zone' sul territorio libico, con l'obiettivo di proteggere la popolazione civile dagli attacchi aerei del regime attraverso il divieto di sorvolo.

EST DEL PAESE RISCHIA DI RESTARE SENZA BENZINA IN 7 GIORNI

"Uniamo la nostra voce a quelle che reclamano una 'no-fly zone' in Libia, e ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza affinche' adempia il proprio dovere al riguardo", ha dichiarato il diplomatico turco aprendo nella sede centrale della stessa Conferenza, nella citta' santa saudita di Gedda, una seduta di emergenza dedicata alla crisi nel Paese nord-africano.

NUOVO RAID AEREO LEALISTA SU RAS LANUF

L'entita' pan-islamica, la piu' grande a carattere sovranazionale dopo la stessa Onu, ha una propria rappresentanza permanente presso il Palazzo di Vetro. Ihsanoglu ha puntualizzato tuttavia che la Conferenza Islamica, della quale e' membro la stessa Libia insieme ad altri 55 Paesi musulmani di due continenti, si oppone a "qualsiasi interferenza militare sul terreno".

MARONI: CON LINEA INTERVENTISTA RISCHIO 3^ GUERRA MONDIALE

Il pronunciamento dell'organismo con sede a Gedda e' il secondo a favore della 'no-fly zone' dopo quello formulato ieri dal Consiglio di Cooperazione del Golfo, che raggruppa i ricchi emirati della Penisola Arabica. Francia e Gran Bretagna stanno lavorando per presentare in tempi brevissimi al Consiglio di Sicurezza una bozza di risoluzione che preveda appunto l'imposizione del divieto di sorvolo. Il segretario generale dell'Organizzazione ha quindi sollecitato le autorita' libiche a "consentire immediatamente l'ingresso di aiuti umanitari" nel loro Paese.


  • it
  • en
  • fr
  • es