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12-12-2008

Pirateria in Somalia

Bruxelles, 12 dic. (Apcom) - Si conclude oggi la missione navale Nato nelle acque al largo della Somalia perla protezione e la scorta delle navi del Programma Alimentare Mondiale (Pam) perla consegna di aiuti umanitari. La Nato ha scortato otto navi che hanno garantito la consegna di 30.000 tonnellate di aiuti umanitari per la Somalia. Il cambio della guardia con la flotta inviata dalla Ue era previsto infatti in questi giorni.
Le navi della nato coinvolte in otto settimane di missione sono state: Durand de la Penne (ammiraglia, Italia), Themistokles (Grecia), Cumberland (Regno Unito) e Gokova (Turchia).
Una nota dell'Alleanza ricorda che la missione era iniziata nel mese di ottobre, dopo che il Consiglio Nord Atlantico (NAC), aveva deciso di accogliere la richiesta di assistenza del Segretario Generale delle Nazioni Unite. Sono stati impegnati oltre 1.000 uomini e gli elicotteri hanno volato per circa 150 ore.
"La decisione di eseguire questa missione ha fissato un prezioso precedente per la nostra alleanza", ha affermato il generale John Craddock, Comandante supremo alleato in Europa. "Con poco tempo per pianificare, la Nato ha completato una missione di grande successo. Abbiamo dimostrato che siamo in grado di reagire, e rapidamente, in tempi di crisi", ha aggiunto il generale.
In un recente rapporto sulla pirateria il Pam ha spiegato che "più di 2 milioni di somali soffrirebbero la fame senza questa protezione".
"Le navi della Nato hanno dimostrato la risoluzione dell'Alleanza a contrastare la pirateria, intervenendo in modo efficace durante gli attacchi e prevenendo molti sequestri. Siamo orgogliosi del lavoro che abbiamo compiuto", ha detto il contrammiraglio Giovanni Gumiero, comandante permanente della Nato Maritime Group 2.
La Nato sta attualmente coordinando la sua strategia a lungo termine per quanto riguarda la sua risposta ad episodi di pirateria ed è pronta, dice una nota, a prendere in considerazione ulteriori richieste per attività in questo senso.